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Nata a Carrara, classe 1985, dirige da agosto del 2019 La Nazione, prima donna in 160 anni di storia del quotidiano.
Dal primo luglio 2022 è stata nominata anche Direttrice Responsabile di QN Quotidiano Nazionale, Il Resto del Carlino e Il Giorno.
Crediti foto: Yuma Martellanz
Presidente Associazione Servizi per il Volontariato Modena
Magistrato (1979-2021). Già Procuratore della Repubblica ad Asti (2016-21), Procuratore della Repubblica Aggiunto a Torino (2010-16), Capo della Componente Giustizia Missione Eulex in Kosovo (2008-10), Direttore Indagini ed Operazioni Ufficio Europeo Antifrode-Olaf a Bruxelles (2002-7). Magistrato in servizio presso l’Ufficio del Procuratore presso il Tribunale per i crimini nell’ex Jugoslavia a L’Aja (1999).
L’Assessora dottoressa Alessandra Camporota è nata il 26 luglio 1959 a Campobasso, è coniugata ed ha due figlie. Si è laureata in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” con la votazione di 110/110 e lode. Ha conseguito il titolo di specializzazione in “Scienze delle autonomie costituzionali” presso l’Università degli Studi di Bari ed il Master in Cittadinanza europea presso l’Università Roma Tre. E’ stata docente presso la SSAI – Scuola Superiore del Ministero dell’Interno – nelle materie dell’immigrazione e dell’asilo, nonché docente al Master in Scienze delle migrazioni – Università degli studi europei. Ha lavorato presso la Prefettura di Bari nel periodo 1990-2002 svolgendo diverse funzioni sia presso il Commissariato del Governo nella Regione Puglia, in qualità di Capo di gabinetto del Commissario del Governo, sia presso la Prefettura, in particolare all’Ufficio di gabinetto, dove si è occupata di ordine pubblico e sicurezza. In quel periodo ha curato, tra l’altro, l’attività del Consiglio territoriale per l’immigrazione, e ha collaborato con il Presidente della Regione Puglia in qualità di Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti. Dal marzo 2002 si è trasferita a Roma, al Ministero dell’Interno, dove ha prestato servizio presso il Dipartimento affari interni e territoriali – Direzione centrale risorse umane, e, successivamente alla promozione alla qualifica di viceprefetto, al Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione (DLCI) dal 2004 al 2017. In questi anni ha lavorato, tra l’altro, presso la Commissione nazionale per il diritto di asilo, ha diretto l’Unità Dublino presso la Direzione centrale dei servizi civili per l’immigrazione e l’asilo e ha ricoperto l’incarico di Capo di gabinetto del Capo Dipartimento per le libertà civili e per l’immigrazione. La responsabilità di uffici diversi ma tutti strategici all’interno del DLCI le ha consentito di approfondire tutte le tematiche di maggior rilievo nel settore dell’immigrazione e dell’asilo, con riferimento sia agli aspetti giuridici, sia a quelli internazionali, nonché agli aspetti operativi della gestione dell’accoglienza e le ha dato la possibilità di maturare, in particolare, una significativa esperienza in ambito europeo che ha avuto il suo culmine durante il semestre di Presidenza italiano (luglio-dicembre 2014). Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 28 luglio 2017 è stata nominata prefetto della Repubblica, svolgendo le relative funzioni nella provincia di Rimini ed in quella di Modena. Dal 1° agosto 2024 è in pensione, mentre dal 19 agosto c.a. ha assunto l’incarico di Assessora del Comune di Modena.
Alessandra Gribaldo è docente di antropologia culturale all’università di Modena e Reggio Emilia. Si occupa di teoria femminista, relazione tra tecnologia, genere e parentela, antropologia dell’immagine, violenza nelle relazioni intime, teoria etnografica. Autrice di Unexpected Subjects (2021), il suo ultimo progetto riguarda le immagini dell’intimità, l’archivio digitale, i film di famiglia.
Alessandra Morelli, nata a Roma, ha svolto i suoi 30 anni di carriera come funzionario dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Si è formata professionalmente nella gestione delle emergenze nelle zone di conflitto ad alto rischio, dialogando e mediando con diversi governi, la NATO, ONG internazionali e locali, e Organizzazioni Intergovernative e società civile. Dal 1992 è stata impegnata direttamente sul campo in negoziazioni e operazioni umanitarie e di coordinamento, garantendo protezione e assistenza ai rifugiati, sfollati interni e rimpatriati nelle aree più calde e fragili del mondo. Ha lavorato in ex-Jugoslavia, Ruanda, Albania, Kossovo, Guatemala, Sri Lanka, Sahara Occidentale, Afghanistan, Indonesia, Georgia, Yemen, Myanmar, Somalia, Grecia, che ha visto transitare sul proprio territorio più di 1 Milione di persone in fuga da guerre e violenze, fino all’impegno ultimo nel 2021 in Niger, operazione complessa nel cuore del Sahel che si confronta duramente con la guerra al terrorismo ed il cambiamento climatico. Alessandra Conclude la sua carriera ONU nel 2021, con la scelta di rientrare in Italia, e sviluppare in questo tempo di società complessa un percorso tematico sull’economia della cura , una riflessione esperienziale di pratica della cura come forza umanizzante per la nostra società generando consapevolezza della propria umanità e del valore etico dell’ alterità e della solidarietà. Riflessione che diffonde attraverso conferenze, incontri pubblici, articoli e condivisioni accademici. Perché essere umani oggi significa diventare agenti di cambiamento, ed attori consapevoli e attivi nel plasmare un futuro migliore per noi stessi, per gli altri e per il nostro pianeta. Ha pubblicato con Àncora nel 2022 “Mani che proteggono. Storie, luoghi, volti dei miei trent’anni fra guerre e conflitti.”
Dottore di ricerca in Diritti e Istituzioni (Dipartimento di Giurisprudenza, Università degli Studi di Torino), è da anni impegnato nell’educazione clinico-legale, avendo lavorato come tutor presso le Università di Torino (“Clinica Legale della disabilità e della vulnerabilità”), Piemonte Orientale (“Master in Disabilità e inclusione sociale – Disability Manager e Vita Indipendente”) e Napoli, Federico II (“Formazione Clinico-Legale”). Da un punto di vista teorico, si occupa di diritto della migrazione, diritto della disabilità, dell’intreccio tra nuove tecnologie e legge, di pedagogia giuridica, del legame tra diritto e letteratura.
Sono Assistente Sociale Specialista, laureata in programmazione e gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali presso l’Università degli studi di Trieste. Attualmente ricopro il ruolo di Responsabile organizzativa dell’area sociale ed educativa presso l’Unità Operativa Complessa Infanzia Adolescenza Famiglia e Consultorio presso l’Azienda Socio Sanitaria 5 Polesana. Mi occupo di minori e di famiglia dal 2010. Svolgo l’attività di supervisore e tutor accademico di tirocini dei corsi di Laurea in Servizio Sociale e Corsi di Laurea Magistrale. Sono Referente Territoriale per Rovigo e Provincia dei tutori legali dei minori d’età, su incarico dell’Autorità del Garante Regionale dei diritti della persona del Veneto. Sono Giudice Onorario presso il Tribunale Minorenni di Venezia.
Alfredo Alietti, è professore di Sociologia e di Sociologia Urbana all’Università di Ferrara, Dipartimento di Studi Umanistici. È membro del board Research Network N. 31 dell’Associazione Sociologica Europea “Razzismo, Antisemitismo e Relazioni Etniche”. Attualmente è direttore del Centro per lo Sviluppo della Cooperazione Internazionale dell’Ateneo di Ferrara. È co-coordinatore del Laboratorio di Studi Urbani (Laboratorio di Studi Urbani) – Dipartimento di Studi Umanistici per la promozione di ricerche e formazione in ambito sociale, urbano e territoriale. Ha realizzato numerose ricerche a livello nazionale ed europeo in particolare sul tema del razzismo, della discriminazione, delle relazioni interetniche in ambito urbano, della segregazione socio-spaziale e delle politiche urbane e abitative. Tra le sue ultime pubblicazioni i testi “Interruzioni. Città, razzismo e politiche” (Mimesis, 2024) e “Grammatiche del razzismo” (Cà Foscari University Press, 2024).
Alice Fanti, 40 anni, cremonese di nascita e bolognese di adozione. Dopo essersi laureata in Cooperazione Internazionale alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Alma Mater di Bologna, da 14 anni lavora per CEFA, un’organizzazione non governativa che dal 1972 realizza progetti di cooperazione in Africa, in America Latina e nell’area Mediterranea, soprattutto sui temi dell’agricoltura e dell’accesso al cibo. Per CEFA si è occupata a lungo di Project Management, finché, nel 2021, è stata nominata Direttrice della ONG, ruolo che oggi ricopre. Da sempre appassionata di politica, è anche un’attivista per cause sociali e ambientali, in particolare per la mobilità sostenibile e la democraticità degli spazi urbani.
Nata in Francia da genitori marocchini, Amal Oursana trascorre l’infanzia in Marocco e in adolescenza si trasferisce a vivere in Italia con la famiglia. Si dedica allo studio dell’arte medica diventando medico e agopuntrice impegnata nella ricerca olistica attraverso il sufismo e il taoismo che unisce nella sua disciplina medica e spirituale. Nel corso degli anni mantiene un rapporto vitale con la scrittura in diverse forme, tra cui poesia e racconti. Nel 2023, con il racconto Fatna e Rahhal, ha vinto il Premio Speciale Giuria Popolare della XVIII edizione del Concorso Letterario Nazionale Lingua Madre. “Il segreto nel nome” è il suo primo romanzo.
Angelo Raffaele Crocco, giornalista free lance, documentarista e viaggiatore. E’ ideatore e direttore responsabile del progetto “Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo” e direttore di Unimondo. Ha lavorato in Rai, come conduttore e caposervizio, collaborando con le trasmissioni Est Ovest e Ambiente Italia. E’ stato inviato nella ex Jugoslavia, in Centro e Sud America, in Palestina, Uganda e Sud Sudan. Era nel gruppo di creatori di PeaceReporter e ha fondato e diretto il mensile Maiz – a sud dell’informazione. Ha realizzato i film documentario “Il nome dei piccoli”, “Da bambino a bambino”, “La strada della memoria”, “Sulle orme del maresciallo”, “La Casa di Imhad” e “La Nuova Terra”. Ha scritto “Il Che dopo il Che”, sulla ricerca del corpo di Ernesto Che Guevara in Bolivia, “Sessanta”, “Ucraina 2022: la guerra delle vanità” e “La nuova chiamata alle armi”. Ha creato, con Fabio Bucciarelli, il concorso fotografico internazionale “WARS”.
Figlia di due culture che si specchiano sul Mar Mediterraneo, quella algerina e quella italiana, Anissa Gouizi, cantautrice ed interprete di musiche popolari, compone in più lingue (italiano, francese, arabo) e la sua musica nasce da varie influenze come la musica tradizionale del nord Africa, quella popolare italiana, le melodie sefardite, il flamenco, la musica arabo- andalusa.
La sua ispirazione è frutto della contaminazione di suoni, lingue e culture diverse, dell’incontro con l’Altro.
Sin da giovanissima frequenta il Conservatorio G. Rossini di Pesaro, approfondendo flauto traverso, pianoforte e canto.
La ricerca di quest’ultimo, attraverso lo strumento prediletto della voce, si evolve e alla formazione classica e moderna si aggiunge la ricerca musicale dei canti di tradizione mediterranea, iniziata in Algeria, paese d’origine paterna, dove si concentra sul repertorio arabo-andaluso e sul mondo della musica modale.
In Francia studia presso il Conservatorio di Aubagne e presso l’ Institut International des Musiques du Monde musica antica e canti della tradizione sefardita sotto la guida della maestra Françoise Atlan, attualmente iscritta al Triennio di Canto Jazz presso il Conservatorio G.B. Pergolesi di Fermo.
All’attivo ha vari progetti musicali e teatrali: Centomari, viaggio autobiografico di cui è autrice di testi e musiche, Ecanés con il compositore Giovanni Seneca, Rotte mediterranee con Moni Ovadia, Se i delfini venissero in aiuto con Erri De Luca e Cosimo Damiano Damato, L’Orchestra Popolare del Saltarello diretta da Danilo Di Paolonicola e Musicae Loci con Max Gazzè, l’Ensemble femminile Cantus Animae con Frida Neri, Racines con la Producer Rokeya.
Si esibisce in festival ed eventi nazionali ed internazionali, tra cui il “Festival Culturel Européen” di Algeri (Algeria), il Fara Jazz Music Festival (premio miglior talento 2012), L’Adriatico Mediterraneo Festival, il F.I.A.C. Festival des arts et cultures di Agadir (Marocco), La Notte della Taranta, IGRAR Festival Ouarzazate in Marocco, il Festival Louss International di El Oued in Algeria, Festival Popolare Italiano di Roma, la National Academy of Performing Arts di Karachi in Pakistan.
Insegnante di canto e ricercatrice di musiche della tradizione del Mediterraneo è fondatrice del progetto musicale S.O.U.L. (Sounds Of Underground Life), prima band in Italia composta interamente da richiedenti asilo ospiti presso i centri di accoglienza della provincia di Pesaro-Urbino e tiene stabilmente laboratori sulle musiche delle tradizioni e canti dal mondo ( Transumanze 2.0, I Canti della Migrazione)
Nel 2018 fonda con Frida Neri il festival internazionale di musiche dal mondo Via del canto, di cui è direttrice artistica.
Educatore professionale, laureata in Scienze dell’educazione e della formazione presso l’università di Padova. Dal 2011 lavora presso la Coop. Soc. Titoi Minori onlus di Chioggia in un Centro Diurno per Adolescenti in situazione di grave marginalità familiare e sociale. Dal 2016 lavora presso la comunità educativa per adolescenti in-patto con sede a Porto Viro (Ro) come educatore professionale. Dal 2018 coordina la comunità educativa in-patto. Dal 2022 coordina anche la comunità educativa per bambini e preadolescenti Le Acque di Siloe con sede a Chioggia (Ve). Dal 2018 partecipa a Tavoli di coordinamento e formazione organizzati dall’Aulss5, dal Cominato Nazionale Comunità Accoglienti, dal Centro di Giustizia Minorile, sui temi dell’accoglienza e inclusione sociale dei minorenni migranti, dell’inclusione territoriale, scolastica e lavorativa dei minori in situazione di fragilità educativa.
Annalisa Camilli è una giornalista italiana, ha lavorato per l’Associated Press e per Rai News 24 prima di approdare, nel 2007, alla rivista “Internazionale”. I suoi articoli sono stati pubblicati da Politico, Open Democracy, The New Humanitarian, Tageszeitung, Rsi e Woz. Ha vinto l’Anna Lindh Mediterranean Journalist Award, il premio Cristina Matano, il Premio Saverio Tutino, il Premio speciale Com&Te Giancarlo Siani e il premio Kapuściński. Ha scritto La legge del mare (Rizzoli, 2019), Un giorno senza fine (Ponte alle Grazie, 2022), L’ultimo bisonte (La Nuova Frontiera, 2023) e i podcast Limoni, Da Kiev e Giornaliste.
Si muove costantemente tra pubblicità e terzo settore, tra creatività e mediazione, tra mercato e cooperazione internazionale, sempre a costruire relazioni. Da oltre venticinque anni socio della CPS, è vicepresidente della Focsiv e vicepresidente vicario dell’AOI. È socio e direttore creativo di Idea Comunicazione srl e si occupa in particolare di corporate identity e campagne di comunicazione per gli Enti del Terzo settore.
Nato a Roma il 5 gennaio 1954, sposato e con quattro figli, Toni Mira è collaboratore del quotidiano Avvenire dopo esserne stato caporedattore, inviato speciale e editorialista curando le inchieste e i dossier di approfondimento. È membro dell’Osservatorio su ambiente e legalità di Legambiente, ed è tra i collaboratori del dossier annuale “Ecomafie”. Fa parte della Commissione Consultiva Permanente di Avviso pubblico, è stato tra gli autori del rapporto annuale “Amministratori sotto tiro” e ha collaborato al rapporto “Lose for life” sul gioco d’azzardo. Fa parte del Comitato scientifico del bimestrale “lavialibera” il progetto editoriale di Libera e del Gruppo Abele, e del Comitato scientifico dell’Osservatorio Placido Rizzotto della Flai Cgil. È stato consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’omicidio Alpi-Hrovatin. E capo ufficio stampa dell’Agesci. Nel 2006 ha vinto il premio “Ambiente e legalità”, assegnato da Libera e Legambiente alle persone che in vari settori si sono particolarmente impegnati nella difesa della legalità e dell’ambiente, e il premio “Il Parco in prima pagina” promosso da Federparchi. Nel 2007 ha vinto il “Premio Saint Vincent” per il giornalismo d’inchiesta, il maggior riconoscimento italiano nel campo dell’informazione. Nel 2010 ha vinto il premio “Sentinella del Creato” promosso da Greenaccord, Ucsi e Ordine dei giornalisti. Nel 2013 ha vinto il Premio “Costruttori di Pace”, promosso dalla Rete del Servizio civile e del disarmo, per l’informazione sulla lotta alle mafie e il Premio Giornalistico Nazionale per il turismo e l’ambiente “Gennaro Paone”, per le inchieste sulla “Terra dei fuochi”. Nel 2016 ha vinto il Premio Nazionale per l’Impegno Civile, dedicato alla memoria di Marcello Torre, il Sindaco di Pagani assassinato dalla camorra l’11 dicembre 1980. Nel 2017 ha vinto il premio “IoSonoUnaPersonaPerbene”. Nel 2018 ha ricevuto il premio Franco Giustolisi per il giornalismo d’inchiesta. Nel 2019 ha ricevuto il premio Paolo Borsellino. Nel 2018 è stato premiato dalla comunità indiana sikh del Lazio per il suo impegno contro lo sfruttamento e il caporalato. Nel 2022 ha ricevuto i premi Legalitria, Magna Grecia e il Premio di Giornalismo Civile e investigative. Nel 2023 il premio Mario Diana. Nel 2019 ha pubblicato con la collega Alessandra Turrisi, il libro “Dalle mafie ai cittadini. La vita nuova dei beni confiscati alla criminalità”, Gruppo editoriale San Paolo, e il libro “Spezzare la catene” (Città Nuova) sul caporalato. Nel 2021 ha pubblicato il libro “Rosario Livatino. Il giudice giusto”, Gruppo editoriale San Paolo. Nel 2022 ha pubblicato il libro “Rinascere dalla mafia”, Gruppo editoriale San Paolo. E’ autore delle voci “Giancarlo Siani” e “Raffaele Cutolo”, del Dizionario enciclopedico delle mafie in Italia, Castelvecchi editore; del capitolo “Don Peppe Diana” del volume “Sud profetico. Chiesa italiana e Mezzogiorno”, a cura di Fondazione Con il Sud, Edizioni Studium; del capitolo “I pesticidi uccidono” del quaderno “Agricoltura sì…cura” dell’Osservatorio Placido Rizzotto, 2024.
Benedetta Rossi è Dottoranda di ricerca in Scienze giuridiche presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Modena (tutor: Prof. Gianfrancesco Zanetti), è coordinatrice scientifico-organizzativa del CRID Centro di Ricerca su Discriminazioni e vulnerabilità.
Ha trascorso un periodo di ricerca presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Siviglia (tutor: Prof. Fernando Llano Alonso). È co-curatrice di Sconfinamenti (con Th. Casadei e L. Pierini), Giappichelli, 2023.
Sua Eminenza il signor Cardinale Matteo Maria Zuppi è nato a Roma l’11 ottobre 1955; è entrato nel Seminario di Palestrina e ha seguito i corsi di preparazione al sacerdozio alla Pontificia Università Lateranense, dove ha conseguito il Baccellierato in Teologia. Si è laureato, inoltre, in Lettere e Filosofia all’Università di Roma, con una tesi in Storia del Cristianesimo.
È stato ordinato presbitero per la diocesi di Palestrina il 9 maggio 1981 ed incardinato nella diocesi di Roma il 15 novembre 1988 dal Cardinale Ugo Poletti. Nel 2006 è stato insignito del titolo di Cappellano di Sua Santità.
Ha svolto i seguenti incarichi: membro del Consiglio presbiterale dal 1995 al 2012; vice parroco di Santa Maria in Trastevere dal 1981 al 2000; dal 2000 al 2010 ne è divenuto parroco. Dal 2005 al 2010 è stato Prefetto della III Prefettura di Roma; dal 2000 al 2012 Assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant’Egidio. Dal centrodi Roma fu poi trasferito nel 2012 nella immensa periferia romana, a Torre Angela nella parrocchia dei Santi Simone e Giuda Taddeo, una delle parrocchie più popolose della diocesi del Papa. Dal 2011 al 2012 inoltre è stato anche Prefetto della XVII Prefettura di Roma. È anche autore di alcune pubblicazioni di carattere pastorale.
Nominato Vescovo titolare di Villanova e Ausiliare di Roma il 31 gennaio 2012, ha ricevuto la consacrazione episcopale il 14 aprile dello stesso anno. Il 27 ottobre 2015 è stato nominato da papa Francesco nuovo arcivescovo di Bologna; il solenne ingresso è avvenuto il 12 dicembre 2015.
È stato nominato Cardinale da papa Francesco durante l’Angelus di domenica 1 settembre 2019 ed è stato creato cardinale nella Basilica di san Pietro nel Concistoro del 5 ottobre 2019.
Carlo Caprioglio è dottore di ricerca in Filosofia del diritto e docente a contratto di Clinica del Diritto dell’Immigrazione e della Cittadinanza presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre. I principali temi di ricerca riguardano le migrazioni e il diritto d’asilo, l’accesso alla giustizia delle categorie socialmente vulnerabilizzate e lo sfruttamento del lavoro.
Infermiera, fino a Marzo 2024 dipendente AUSL MODENA dirigente professioni Sanitarie per il Distretto di Modena e Castelfranco. Fra i servizi coordinati, in particolare l’ambito territoriale Case della Comunità, assistenza Domiciliare e Cure Palliative, Coordinato Campagna Covid e Ambulatorio Migranti in collaborazione ASL Modena e Porta Aperta. Da Marzo 2024 dipendente Volontari nel mondo RTM responsabile Madagascar. L’Ong per la quale lavora attualmente è stata la sua sede di Volontariato dal 2005 per progetti Sanitari ed educativi in Madagascar.
Progettista e assistente sociale, counselor transazionale, responsabile dell’unità operativa progetti politiche sociali del Comune di Rovigo, mi occupo di sviluppo di comunità attraverso lo strumento della coprogettazione. Sviluppo progetti nell’ambito dell’immigrazione, della grave marginalità, del contrasto della povertà educativa e della violenza di genere.
Antropologa culturale curatrice della Fondazione Migrantes del report annuale Il diritto d’asilo, del sito di informazione permanete sui rifugiati: Vie di Fuga
Laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Padova, ha conseguito l’abilitazione alla professione forense. È iscritta all’Albo dell’Ordine degli Avvocati di Rovigo e all’Albo speciale degli Avvocati patrocinanti dinanzi alle Magistrature superiori, e svolge attività di assistenza e consulenza legale prevalentemente nell’ambito del diritto delle persone, della famiglia e dei minori.
Iscritta nell’elenco dei tutori volontari presso l’Ufficio del Garante dei diritti della persona della Regione Veneto, ha maturato competenze professionali nella tutela, protezione e integrazione dei minori. Svolge, su nomina del Tribunale Ordinario e del Tribunale per i minorenni, funzioni di curatore speciale e di tutore dei minori. Svolge inoltre consulenza e assistenza legale alle persone senza fissa dimora presso lo Sportello Avvocato di Strada di Rovigo di cui è Socia fondatrice.
È stata per nove anni responsabile della sezione rodigina dell’AIAF (Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i Minori) del cui direttivo nazionale e veneto è attualmente Componente. Ha anche ricoperto per due mandati consecutivi il ruolo di componente della giunta nazionale della medesima associazione. Dal 2018 è componente dell’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza istituito presso il Dipartimento per le politiche della famiglia. Consigliera di Amministrazione di Fondazione Cariparo dal 07/05/2021 già Consigliera Generale della Fondazione dal 21/12/2018 al 30/04/2021. È componente supplente del OTC (Organismo Territoriale di Controllo) del Veneto.
Ha inoltre ricoperto l’incarico di Vicepresidente del Settore Giovani dell’Azione Cattolica Italiana della Diocesi di Adria-Rovigo, oltre ad essere stata Componente della Consulta nazionale del Movimento Studenti dell’Azione Cattolica Italiana, componente di diversi servizi diocesani e componente del Sindacato del Tempio della Beata Vergine del Soccorso di Rovigo. Svolge attività di relatrice, coordinatrice e moderatrice a seminari e convegni.
Laureato in Medicina e Chirurgia, il dottor Zini è specialista in Endocrinologia e malattie del metabolismo, Medicina Interna, Chimica e Biochimica Clinica e specialista in Psicoterapia ad indirizzo cognitivo-comportamentale (CBT). Si occupa di patologie endocrinologiche e disturbi del comportamento alimentare, obesità e malattie del metabolismo.
Ha ricoperto la posizione di Direttore dell’Unità Operativa di “Medicina Interna, Obesità e Disturbi del Comportamento Alimentare” dell’Ospedale di Baggiovara (Modena) ed è stato professore a contratto presso l’Università di Modena e Reggio Emilia.
Attualmente, lavora come libero professionista ed endocrinologo. Costituisce parte dell’Equipe multidisciplinare del Centro per i Disturbi Alimentari e Obesità della casa di cura Prof. Fogliani (Modena) e della UOL di Modena della rete nazionale dei Centri AIDAP per i Disturbi Alimentari e Obesità.
Area Attività Istituzionale di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
David Yambio is a prominent human rights defender and community advocate who serves as the President and spokesperson of Refugees in Libya, an organization he co-founded in 2021. Born in 1997 during Sudan’s civil unrest, Yambio’s life has been marked by displacement, conflict, and a tireless fight for refugee rights. As a child, Yambio faced numerous hardships, including forced recruitment as a child soldier by the LRA in 2009-2010. In 2016, he fled his country and embarked on a perilous journey through several African countries, enduring torture, exploitation, and detentions. His experiences in Libya, where he faced enslavement and incarceration, fueled his passion for advocacy. Yambio’s work with Refugees in Libya focuses on policy changes and raising awareness about refugee struggles. He has led significant campaigns, including one against the UNHCR in Geneva in 2022 and another against the European Union in Brussels in 2023. His activism has resulted in the release of numerous arbitrarily detained refugees and human rights defenders in Libya. Currently, Yambio is a Global Fellow on International Crimes and Accountability with the European Center for Constitutional and Human Rights (ECCHR). He is also an advocate for the Pact for Equality and a Forum Member of European Philanthropic Initiatives for Migration (EPIM). Through his work, Yambio continues to fight for the rights and safety of refugees, drawing from his own experiences to drive change in refugee policies and treatment.
Nato a Faenza nel 1991, ha studiato Sviluppo e Cooperazione Internazionale all’Università di Bologna e Emergenze e Interventi Umanitari all’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale di Milano. Ha viaggiato curioso dall’Iran alla penisola arabica, dalla Giordania al Maghreb, dal Libano ai territori turchi, lavorando a lungo in Grecia ed in Egitto. Esperto di politiche migratorie, ha lavorato per Caritas. Oggi è Assesore al Welfare, Europa e Smart City della sua Città.
Delfina Licata, sociologa, è referente dell’Area Ricerca e Documentazione della Fondazione Migrantes. Studiosa delle tematiche legate alla mobilità umana e, in particolare, dell’emigrazione italiana all’estero e dell’immigrazione in Italia, è curatrice, coordinatrice e caporedattrice del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes. Ha partecipato a numerosi convegni, conferenze, seminari e lezioni accademiche, in Italia e all’estero, sul tema della mobilità umana.
Presidente dell’Associazione di volontariato Gambia Modena odv e autore del libro “Io e i miei piedi” con Giulia Basolli.
È stato deputato e senatore, già vice presidente della Commissione inchiesta migranti della Camera dei deputati. Dal 1999 al 2006 è stato Portavoce del Forum del Terzo Settore, il coordinamento nazionale che raccoglie più di cento organizzazioni del Terzo Settore, riconosciuto parte sociale dal Governo. Dal settembre 2001 è componente del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, ha seguito in particolare i temi riguardanti l’economia sociale, le politiche per l’infanzia e la famiglia, e quelle per l’immigrazione. Dal 2012 al 2018 è stato presidente del Centro Nazionale per il Volontariato e dell’Istituto italiano della donazione, attualmente è presidente nazionale di Anla.
Elena Valentini (Rimini, 1° ottobre 1974) è professoressa associata di procedura penale presso la sede di Ravenna dal giugno 2018. Tra i temi oggetto di studio, negli ultimi anni ha soffermato la sua attenzione sulle compressioni della libertà personale dello straniero funzionali al suo allontanamento dal territorio italiano (ed europeo). Ha al suo attivo collaborazioni con la Scuola Superiore della Magistratura e con svariate istituzioni forensi. E’ autrice di due monografie: la prima, del 2012, intitolata La domanda cautelare nel sistema delle cautele personali; la seconda, del 2018, intitolata Detenzione amministrativa dello straniero e diritti fondamentali. Insieme ai colleghi Francesca Curi, Federico Martelloni ed Alvise Sbraccia, ha partecipato alla stesura del libro I migranti sui sentieri del diritto (alla seconda edizione nel 2021), nell’ambito del quale risulta autrice della parte IV, intitolata al Proteiforme apparato coercitivo allestito per lo straniero.
Funzionaria Sindacale per la Uil Emilia Romagna con delega a Integrazione per l’Immigrazione, Politiche di Genere, Salute e Sicurezza sul Lavoro, Volontariato- Associazionismo -No profit e Terzo Settore
Nasce a Milano nel 1965. Laureata in Lettere all’Università Statale di Milano. Giornalista prima ad Avvenire e, dal 1994, al Corriere della Sera, dove si è occupata di cronaca milanese, di politica: ha coordinato il progetto casa Corriere ad Expo. Da sempre ha seguito i temi del sociale ed è responsabile di Buone Notizie – L’Impresa del bene, il settimanale del Corriere della Sera in uscita il martedì, che ha progettato per raccontare le buone pratiche nel mondo del Terzo settore. Per questo lavoro ha ricevuto diversi riconoscimenti ed è stata insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella. Ha scritto con Nico Acampora il Libro “Vietato calpestare i sogni” sulla storia di PizzAut e con Giovanna Ambrosoli il libro “Chiamatemi Giuseppe”, su padre Giuseppe Ambrosoli, missionario chirurgo in Uganda.
Emilio Santoro è nato a Parma, nel 1963. E’ professore ordinario di corsi di Filosofia e Sociologia del diritto, insegna nei corsi di Laurea della Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Firenze Argomentazione giuridica, Difendere il diritti con il diritto: introduzioni allo studio clinico legale del diritto e Diritto degli stranieri. Dirige dalla sua fondazione avvenuta nel settembre 2015 L’altro diritto Centro interuniversitario di ricerca su carcere, devianza, marginalità e governo delle migrazioni di cui oggi fanno parte 19 università italiane Ha fondato nel 1996 e diretto fino al 2015 l’Altro diritto ONLUS, centro di documentazione su carcere, marginalità e devianza. Con questa associazione ha organizzato l’attività di consulenza giuridica in tutte le principali carceri della Toscana, ha creato in accordo con l’ANCI, Adirmigranti, centro di consulenza giuridica in materia di immigrazione per gli enti pubblici, che a conclusione della sua presidenza prestava i suoi servizi ad oltre duecento comuni toscani. Ha fondato il centro di mediazione penale presso il Giudice di Pace di Firenze e numerosi centro di mediazione sociale, gestiti da l’Altro diritto, in collaborazione con il Comune di Firenze e altri comuni della provincia. Ha fondato in-Oltre semestrale di storie di vita di soggetti marginali. Oggi dirige il comitato scientifico dell’associazione e in questo ruolo ha diretto numerosi progetti nazionali e locali di ricerc-azione sullo sfruttamento lavorativo, sui diritti dei migranti, sulla condizione dei richiedenti asilo, sui diritti dei detenuti e sulla discriminazione. Ha inoltre redatto per conto dell’ODV numerosi amicus curiae accolti dalla Corte Europea dei diritti dell’Uomo su questi temi. Dirige dalla loro fondazione la collana Quaderni dell’altro diritto e la Rivista ADIR, entrambi editi da Pacini (Pisa) E’ il responsabile scientifico degli accordi di interscambio e collaborazione tra il Dipartimento di scienze giuridiche dell’Università di Firenze e 15 atenei brasiliani e di quelli con il Business College di Wenzhou, con l’Università di Rio Negro (Argentina) e con l’Università dell’Arizona. Ha diretto, come coordinatore o come responsabile nazionale, numerosi progetti di ricerca internazionali finanziati dall’Unione Europea. Attualmente è responsabile nazionale del progetto Erasmus Plus “Flee-Asset” sullo sfruttamento lavorativo dei migranti in agricoltura. Ha diretto molti progetti di intervento finanziati con fondi FAMI e FSE sulle condizioni dei migranti e dei detenuti, attualmente è il coordinatore dell’ATS del Progetto SOLEIL in Toscana sulla costruzione di un percorso di protezione e reinserimento socio-lavorativo dei migranti vittima di sfruttamento E’ autore di oltre cento saggi pubblicati su riviste e volumi collettivi nazionali e stranieri, di varie monografie (alcune pubblicate in inglese, spagnolo e portoghese) e ha curato 8 volumi collettivi alcuni in inglese, spagnolo e portoghese.
Professoressa Associata di Diritto e Religione presso il Dipartimento di Giurisprudenza e di Religioni e Culture presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Ferrara. Referente scientifico del Centro Interuniversitario – Forum Internazionale Democrazia & Religioni (FIDR). Membro della redazione scientifica di Riviste. Autrice di monografie, saggi e articoli pubblicati su riviste nazionali e internazionali.
Docente filosofia del diritto, Università Roma TRE
Ha 65 anni, è un ex funzionario ARPAE (Agenzia Regionale Protezione Ambiente ed Energia), oggi in pensione. Ha prestato servizio di volontariato internazionale per 2 anni (1983-1985) nella Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire) con l’associazione Overseas di Spilamberto (MO) e per 3 anni (1991-1994) in Kenya con l’associazione CEFA di Bologna. Segretario Generale/Legale rappresentante dell’associazione Overseas di Spilamberto dal 2014 a giugno 2024 ed attualmente per la stessa associazione è responsabile dei progetti di cooperazione internazionale. Laurea in scienze religiose ed un master su Dialogo interreligioso. Nella diocesi di Modena-Nonantola è membro del Consiglio Pastorale Diocesano, nonché membro della commissione diocesana per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso. All’interno della Focsiv (Federazione degli organismi di volontariato internazionale di ispirazione cristiana) coordina il gruppo che si occupa di “Cooperazione Internazionale allo Sviluppo e dialogo interreligioso”.
Filippo Miraglia, classe 1964, laureato in fisica, ha insegnato per 10 anni. Nel 1993 inizia il suo impegno nell’Arci a Pistoia come volontario, dopo aver militato per anni nell’associazione Nero e non solo, che in quell’anno confluisce nell’Arci. In Nero e non solo inizia a occuparsi, alla fine degli anni ottanta, della difesa dei diritti dei migranti, impegno che proseguirà nell’Arci in Toscana, diventando nel 2004 responsabile nazionale immigrazione dell’associazione. Dal 2014 al 2018 è vice presidente nazionale dell’ARCI e dal 2016 al 2021 è presidente di ARCS, ARCI Culture Solidali, ONG che opera nel campo della cooperazione e della solidarietà internazionale. Dal 2021 è presidente del Consorzio Officine Solidali, impresa sociale i cui soci sono soggetti ARCI che operano in tutto il Paese soprattutto nel campo dell’accoglienza di rifugiati e della gestione di progetti sull’immigrazione. Ha contribuito alla promozione di diverse campagne in favore dei migranti, fra cui la campagna L’Italia sono anch’io che ha depositato in parlamento più di 200mila firme per due proposte di legge popolare, una sulla riforma dell’attuale legge della cittadinanza, l’altra sul diritto di voto alle amministrative per gli stranieri residenti. Ha contribuito a promuovere e organizzare per l’ARCI le principali manifestazioni ed eventi contro il razzismo dagli anni novanta ad oggi ed ha animato le campagne e le coalizioni della società civile per i diritti delle persone di origine straniera, per il diritto d’asilo e contro ogni forma di discriminazione. Coordina attualmente il Tavolo Asilo e Immigrazione che è la principale coalizione della società civile impegnata nel campo dei diritti dei migranti e rifugiati. Scrive spesso sul Manifesto, oltre a intervenire su diverse riviste e pubblicazioni su argomenti legati all’immigrazione. Ha pubblicato con Edizioni Gruppo Abele il libro intervista Rifugiati, insieme a Cinzia Gubbini, con una prefazione di Luigi Manconi e di Alessandro Leogrande.
Flora Di Donato è Professore di Filosofia del diritto ed è titolare della cattedra di Formazione Clinico-Legale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Nel suo ventennale percorso formativo e didattico, è stata ricercatrice e docente presso il Centro di Diritto delle Migrazioni (cdm) de l’Université de Neuchâtel (CH), dove ha maturato specifiche competenze in materia di persone straniere (asilo, tratta, apolidia, cittadinanza). Attualmente è responsabile scientifico della “Statelessness Legal Clinics (SLC): Strengthening Legal Education and Practice on Statelessness”, finanziato da UNHCR, all’interno di un partenariato di 3 cliniche legali (con l’Università di Roma Tre, l’University College di Torino). E’ stata inoltre responsabile scientifico del progetto FRA “CLINAPP: A Clinical Narrative Approach to Support Asylum Seekers in International Protection Procedures”, presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Tra i suoi lavori in materia di migrazioni si ricordano: Di Donato et al. (2020), La fabrique de l’Intégration, Lausanne; Di Donato (2016), L’integrazione degli stranieri in Svizzera, Milano. E’ stata visiting scholar, lecturer e invited professor presso prestigiose istituzioni straniere, tra cui l’Université de Montréal, l’Università di Malta, la New York University Law School (NY), l’American University College (WDC), la New York School of Law (NY), l’Institut Swiss de Droit Comparé (Losanna) l’Haute Ecole de Travail Social di Ginevra.
Docente di lettere nella secondaria di primo grado, dal 2013 dirigente scolastico prima del 3 Istituto Comprensivo di Padova, poi del CPIA di Padova, Liceo Duca D’Aosta e dal 01/09/2024 delll’IIS Viola Marchesini di Rovigo
Nato e cresciuto a Perugia dove si è laureato in Scienze Politiche, per una decina di anni Francesco Rossetti ha praticato il mestiere di attore, lavorando principalmente in teatro con registi come Luca Ronconi, Giorgio Barberio Corsetti, Marco Baliani, Claudio Morganti, con qualche esperienza più rarefatta davanti alla macchina da presa.
Negli anni 2000, a Modena, ha animato l’attività della compagnia Progetto Aisha, portando le cosiddette ‘seconde generazioni’ di stranieri a esprimersi nel linguaggio del teatro contemporaneo.
A partire dal 2003 ha avviato un nuovo percorso professionale come giornalista. Dal 2007 cura la comunicazione per il Comune di Soliera (Mo).
42 anni, laureato in Giurisprudenza e Dottore di Ricerca in Istituzioni Politiche Comparate. Ha lavorato presso numerosi enti locali (Comune di Roma, Provincia di Roma e Regione Lazio) e come assistente parlamentare presso la Camera dei Deputati ed il Parlamento Europeo. Attualmente si occupa di Cerimoniale presso la Presidenza della Regione Lazio. Scout da sempre, è Presidente del Comitato Nazionale dell’Agesci dal giugno del 2022.
Professor of practice in public management presso SdaBocconi e delegato per la Sicurezza e la Coesione sociale del Comune di Milano, è stato Sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri, autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, nel Governo Draghi. Nella sua carriera ha ricoperto incarichi di vertice nel mondo della security, della safety e dell’intelligence. Entrato nella Polizia di Stato nell’85, si è distinto per meriti straordinari arrivando a ricoprire, nel 2005, la posizione di direttore del Servizio centrale antiterrorismo e nel 2006 di direttore del Sisde/Aisi. Nel 2009, il Consiglio dei ministri lo nomina prefetto de L’Aquila e vicecommissario vicario per l’emergenza terremoto. In quella veste, gestirà anche la sicurezza del Vertice G8. Nel novembre 2010, assume l’incarico di capo dipartimento della Protezione civile e si occupa delle emergenze legate al sisma nella pianura padana del 2012 nonché, in qualità di commissario delegato dal Governo, delle operazioni per il recupero e la messa in sicurezza della Costa Concordia. Nel 2015 è nominato prefetto di Roma e nel 2016 capo della Polizia e direttore generale della Pubblica Sicurezza.
Funzionario della Regione Emilia-Romagna, dal 2017 segue le attività dell’Area a supporto della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Collabora con l’Università di Bologna e con l’Università del volontariato in qualità di docente sulla progettazione europea. Appassionato di narrativa, ambiente, storia e politica.
Nato a Cosenza il 17 luglio 1973, sin da giovane si è impegnato nel sociale e attivamente in alcune associazioni nella mia Città. Nel 2000, dopo alcune esperienze in Africa, diventa coordinatore regionale del Movimento Giovanile Missionario e, nel 2006, della sede della ONG “Movimento Cooperazione Internazionale” occupandosi dei progetti Italia e Kenya della stessa. I progetti più rilevanti che ha coordinato in Italia hanno riguardato l’accoglienza migranti e la tutale dei diritti della comunità rom. Nel 2008, insieme ad un gruppo di amici, fonda l’ associazione di associazioni “Baobab”” in cui sono presenti diverse comunità migranti presenti in città e diverse associazioni che si occupano di immigrazione. Nel 2014 diventa il presidente della Fondazione “Seminando Futuro”, carica che ancora oggi ricopre. Nel 2017, nell’ambito dei progetti del MoVimento Cooperazione Internazionale, coordina due progetti SAI (già SPRAR) della provincia di Cosenza. Nel 2020 la sede di Cosenza del Movimento Cooperazione Internazione prende una sua autonomia e nasce il MoCI Cosenza APS di cui è attualmente presidente. Il MoCI Cosenza APS, membro FOCSIV, svolge attività stabili nei seguenti ambiti: Cooperazione internazionale; Accoglienza e integrazione di persone migranti; Educazione e prevenzione alla dispersione scolastica; Prevenzione alla violenza di genere; Sostenibilità ambientale; Inserimento lavorativo per persone svantaggiate.
Gianfranco Schiavone (Trieste, 1964) è uno studioso delle migrazioni internazionali e autore di numerose pubblicazioni in materia di immigrazione e di diritto d’asilo. Tra le sue pubblicazioni più recenti: co-autore di “ Respinti”, ed. Altreconomia 2021; “Vite Sospese: profughi, richiedenti asilo e rifugiati dal Novecento ad oggi”, Il Mulino ed. 2021; “Ospiti indesiderati. Il diritto d’asilo a 70 anni dalla Convenzione di Ginevra”, ed. Idos 2022. In libreria da maggio 24 il volume “ Chiusi Dentro. I campi di confinamento nell’Europa del XXI secolo”, edizioni Altreconomia. È membro del comitato di redazione del Rapporto Migrantes sul diritto d’asilo, di cui ha curato parte della settima edizione e collabora altresì stabilmente alla redazione del Dossier Statistico Immigrazione, ed. Idos. È presidente dell’ICS (Consorzio Italiano di Solidarietà), un’associazione che nasce nel 1998 (tra le prime in Italia) per occuparsi della protezione legale e sociale e dell’accoglienza dei rifugiati e che a Trieste gestisce il sistema della cosiddetta “accoglienza diffusa”, un modello innovativo che da Trieste si è esteso a tutto il territorio nazionale. Nel 2002 è stato tra gli ideatori della normativa italiana in materia di accoglienza di cui ha accompagnato lo sviluppo negli ultimi 20 anni. È membro di ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione), la principale associazione di giuristi che in Italia si occupa di diritto delle migrazioni, e di cui è stato vice-presidente nazionale per molti anni.
Gianfranco Schiavone è uno studioso di migrazioni internazionali autore di numerose pubblicazioni specialistiche in materia di diritto dell’immigrazione e dell’asilo. Oltre che al rapporto della Fondazione Migrantes sul diritto d’asilo collabora da anni alla redazione del rapporto statistico IDOS sulle migrazioni e dal 2019 sul mensile Altraeconomia cura la rubrica “il diritto di migrare”. E’ stato tra gli ideatori dello SPRAR ed è presidente dell’I.C.S. (Consorzio Italiano di Solidarietà) (ente appartenente alla rete Europasilo) dando vita alla ventennale esperienza dell’accoglienza diffusa dei rifugiati nella città di Trieste. E’ componente del Direttivo dell’ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione) di cui è stato a lungo vicepresidente. Nel 2012 ha fondato il Premio Internazionale Marisa Giorgetti.
Giorgia Mirto è una ricercatrice specializzata nelle vittime di confine (border death) e un’attivista antirazzista siciliana. La sua ricerca di dottorato, presso il Dipartimento di Antropologia della Columbia University di New York, si concentra sulle pratiche di lutto e sul ruolo politico delle morti di confine. Nel suo lavoro esamina il trattamento dei corpi, dei familiari, dei resti materiali e delle tracce reliquiarie a seguito dei disastri marittimi che coinvolgono i migranti, e come questi elementi influenzino la lotta per l’integrazione del corpo e della persona del migrante sconosciuto in Sicilia. Giorgia è stata coinvolta per molti anni in numerosi progetti di ricerca sulle procedure italiane per la gestione, la sepoltura e l’identificazione dei corpi dei migranti deceduti nel Mar Mediterraneo, tra cui: coordinatrice italiana del progetto Human Cost of Border Control (VU University di Amsterdam), contribuendo alla creazione del Death at Border Database; il Mediterranean Missing Project (York University, City University of London e IOM), focalizzato sulle procedure di identificazione e le risposte – istituzionali e non – per coloro che cercano parenti scomparsi. Ha lavorato poi come consulente per l’ICRC (Comitato Internazionale della Croce Rossa), partecipando a uno studio pilota volto a documentare le morti di confine e identificare le vittime del naufragio del 18 aprile 2015, lavoro raccontato nel documentario del 2019 #387. Giorgia è stata anche ricercatrice sul campo per il progetto Death, Dying and Disposal in Italy (Università di Bologna), che ha colmato un’importante lacuna nella ricerca sociologica studiando le attitudini, i comportamenti, le credenze e i riti funebri degli italiani contemporanei. L’impegno attivista di Giorgia contribuisce a una vasta rete di attori impegnati a sostenere i familiari delle persone scomparse e i loro collettivi nella ricerca di verità e giustizia su entrambe le sponde del Mediterraneo.
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2008, ha iniziato a collaborare con la Caritas Diocesana di Roma e l’Ambulatorio Caritas di Via Marsala dal 2012. Presso l’ambulatorio ha svolto il servizio civile e ha prestato servizio per oltre 10 anni. Appassionata dei temi della medicina delle migrazioni e disuguaglianze di salute, nel corso della specializzazione in igiene e sanità pubblica ha lavorato presso il Servizio di epidemiologia dell’ ASL TO3 di Torino per due anni approfondendo le sue competenze sulle disuguaglianze. Da 7 anni lavora come dirigente medico presso l’ UOC Igiene e Sanità Pubblica di Ravenna AUSL Romagna e da qualche mese lo dirige pro tempore. Nei 7 anni di servizio presso l’ UO Igiene Pubblica di Ravenna ha avuto modo di occuparsi nuovamente di salute dei migranti sia in termini di assistenza e prevenzione delle malattie infettive e cronico-degenerative che nella gestione degli sbarchi , poiché da Dicembre 2022 Ravenna è stata definita porto sicuro.
Insegnante di Italiano e Storia presso l’ITIS Meucci di Carpi, è docente a contratto presso il Dipartimento di studi linguistici e culturali dell’Università di Modena, dove insegna Storia delle migrazioni.
I suoi interessi di ricerca riguardano la storia sociale, politica e culturale del Novecento. Altri percorsi di ricerca hanno riguardato l’Ottocento italiano, con particolare riguardo alla costruzione del paradigma identitario nazionale.
È stato presidente dell’Istituto storico di Modena dal 2007 al 2018, dal 2017 è presidente della Fondazione Collegio San Carlo di Modena.
Medico di Medicina Generale ora in pensione. Da 34 anni medico volontario e responsabile del Centro Salute del Migrante e del Senza Dimora dell’Associazione Porta Aperta di Modena
Scrittore, attore e giornalista. Autore e attore di teatro civile ha collaborato con Paolo Rossi, Renato Sarti e Dario Fo. Ha scritto come editorialista per Left, Fanpage.it, Il Fatto Quotidiano, l’Espresso, Linkiesta. Si occupa di criminalità organizzata con inchieste, spettacoli, conferenze e incontri nelle scuole. Ha pubblicato due romanzi per Rizzoli e Fandango.
Giuseppe Notarstefano è nato a Palermo, città nella quale lavora e vive con la sua famiglia. È ricercatore confermato in statistica economica dal 2001 e dal 2018 insegna alla Lumsa. Collabora con alcune società scientifiche ed è membro della redazione di varie riviste, tra le quali “Aggiornamenti Sociali” e “Dialoghi”. È Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana da maggio 2021, dopo aver ricoperto altri incarichi nazionali nella stessa associazione.
Goffredo Buccini, editorialista e inviato del Corriere della Sera. Ha scritto tre romanzi: “Il Canone a Tre Voci” (Frassinelli 2000, Sperling 2002), “Orapronò” (Frassinelli 2002), “La Fabbrica delle Donne” (Mondadori 2008, Premio Biella 2009). E sette saggi: “O mia bedda Madonnina” (Rizzoli 1993, con Peter Gomez), “L’Italia Quaggiù” (Laterza 2013), “Governatori” (Marsilio, aprile 2015), “Ghetti” (Solferino 2019), “Italiani e no” (Solferino 2021), “Il tempo delle mani pulite” (Laterza 2021, Corriere della Sera 2022), “La Repubblica sotto processo” (Laterza 2024, premio Bordin 2024).
Fondatrice e presidente dell’Agenzia 9colonne, giornalista parlamentare, dirige il Notiziario Settimanale per l’estero che viene inviato a oltre 600 editori italiani nel mondo per la carta stampata e a oltre 1000 operatori della comunicazione. Responsabile di progetti di Comunicazione di grandi imprese – Poste, Anas, Trenitalia – e istituzioni, come il Ministero degli Affari Esteri, l’ultimo dei quali dedicato al turismo delle radici (Italea).
Nata nel 1965 a Fossano (CN), si laurea in Filosofia. Da giovane, è un’attivista GIOC – Gioventù Operaia Cristiana e un’assistente volontaria nelle carceri. Dal 1990 al 1999, lavora nella cooperazione sociale, in particolare nei servizi per il lavoro per le fasce più deboli. Nel 2000 è stata Volontaria in Perù con Progettomondo.mlal di Verona, dove poi è stata Responsabile Cooperazione decentrata, Desk Area andina, Coordinatrice Raccolta fondi, Referente soci e volontari e Vice Presidente. È stata Consigliera Comunale a Fossano (1995-2000), Presidente Azienda Comunale Multiservizi del Comune di Fossano (Servizi Pubblici) dal 2004 al 2009 e Presidente Consorzio Socio Assistenziale Monviso Solidale che gestisce i servizi sociali di 58 Comuni della provincia di Cuneo (2010 – 2015). Da dicembre 2020 è Presidente Focsiv (Federazione Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario). Dal 2021 è Componente Comitato Diritti Umani della Regione Piemonte.
Responsabile Area Attività Istituzionale della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. L’Area dà attuazione ai programmi di intervento definiti dai documenti di programmazione realizzando i bandi e i progetti di Fondazione. Gestisce inoltre l’istruttoria e la valutazione delle richieste libere provenienti dal territorio.
Ha conseguito il diploma di maturità classica nel 1984 presso il Liceo Classico “Pontano-Sansi” di Spoleto. Nel 1990 si è laureata con 110/110 e lode in Lettere moderne, indirizzo antropologico, presso l’Università di Perugia. Nel 1992 ha vinto il concorso per il dottorato di ricerca in “Metodologia della ricerca etnoantropologica” (curriculum in antropologia medica) presso l’Università di Siena, conseguendo il titolo di dottore di ricerca nel 1996 con una tesi in etnopsichiatria. Successivamente ha ottenuto una borsa postdottorato e una borsa del Governo canadese che le hanno permesso di svolgere attività di ricerca su migrazione e salute mentale dei migranti e partecipare nel 1998 al Summer Program in Social and Cultural Psychiatry presso la Mc Gill University di Montréal. Dal 1990 al 1998 ha collaborato con l’lstituto di antropologia della Università di Perugia, con la Società italiana di antropologia medica (di cui è stata segretaria per 6 anni) e con la rivista “AM. Antropologia medica” (di cui è stata Segretaria di redazione fino al 1999 e membro del Comitato di Redazione fino al 2000). Dal 1990 al 2000 ha collaborato alle attività del Centro Studi Americanistici di Perugia, di cui per alcuni anni è stata vicepresidente. Ha coordinato diverse edizioni del Convegno internazionale di americanistica organizzato annualmente dal Centro studi. Ha inoltre fatto parte fino al 2000 del Comitato di Redazione della Rivista di americanistica “THULE”. Ha svolto attività di ricerca in Canada (Universita di Montreal) su servizi sanitari e utenza immigrata (1996-1997). Inoltre ha collaborato con l’Instituto de investigaciones psicologicas della Universidad Veracruzana di Xalapa (Mexico) occupandosi di salute mentale comunitaria e antropologia medica (1998-99). Dal 1999 al 2001 ha svolto attività di ricerca per l’Istituto regionale di ricerche economiche e sociali di Perugia (IRRES). Nel 2001 si è trasferita a Ferrara. Dopo una collaborazione di ricerca con il Laboratorio di Studi Sociali sulla Salute e il Benessere Sociale “Paracelso” dell’Università di Ferrara, dal 2002, a seguito di un concorso pubblico, lavora come dipendente a tempo indeterminato presso il Comune di Ferrara dove coordina l’Ufficio inclusione scolastica alunni stranieri. Dal 2002 al 2020 ha collaborato alle attività formative dell’Associazione “Diversa/mente. Per la clinica e la psicologia transculturale e per il dialogo interculturale” di Bologna. Si occupa attualmente di antropologia dei processi migratori, intercultura, antropologia dell’infanzia, antropologia della famiglia e della genitorialità, disagio e immigrazione in prospettiva etnopsichiatrica, antropologia della disabilità, alunni di origine straniera con disabilità e inclusione scolastica . Dal 2002 svolge attività di formazione sugli ambiti sopraindicati per diversi enti, scuole, associazioni. Ha partecipato inoltre a diversi seminari e convegni su tali tematiche.
Leuconoe Grazia Sisti è medico di sanità pubblica presso la UOC Rapporti internazionali, con le regioni e gestione del ciclo di progetto dell’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà (INMP). Si occupa di progetti di tutela della salute delle persone in vulnerabilità socio-economica, di evidenze sulla salute dei migranti e di formazione in ambito di disuguaglianze di salute e salute globale. Dal 2023 è anche co-responsabile del Centro di collaborazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la produzione di evidenze e il capacity building sulla salute dei migranti.
Dopo essersi laureata nel 2008 in Scienze Politiche Relazioni Internazionali e Diritti Umani, nel 2014 in Scienze della Formazione Primaria ed aver ottenuto l’Abilitazione al Sostegno nello stesso anno, nel 2018 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Scienze Pedagogiche, dell’Educazione e della Formazione presso il Dipartimento FISPPA dell’Università di Padova, con una tesi dal titolo “Analisi delle concezioni sulla diversità culturale tra teoria e pratica in educazione. Una ricerca-azione”, supervisionata dal prof. Giuseppe Milan. Dal 2018 ha continuato il suo percorso come assegnista di ricerca nell’ambito di diversi progetti riguardanti l’Intercultura, relativi ai contesti scolastici e al coinvolgimento delle famiglie, ai servizi per la prima infanzia, alle comunità educative per minori e ai dopo-scuola. Dal 2021 collabora al progetto P.I.P.P.I. (Programma di Intervento Per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione). Gli ambiti in cui svolge ricerca attengono al settore scientifico disciplinare di Pedagogia Generale e Sociale (M-Ped01) e, in particolare, sono inerenti ai temi della pluralità, ai processi educativi in chiave partecipativa, alle eterogenee articolazioni delle dimensioni sociali dell’educazione. Svolge attività di docenza presso l’Università di Padova e conduce percorsi formativi per insegnanti ed educatori sulle tematiche che approfondisce grazie alla ricerca.
Cronista, è responsabile della comunicazione di numerosi enti, pubblici e privati. Si occupa, tra le altre cose, della comunicazione della Fondazione Casa del Volontariato (ente finalizzato al sociale della Fondazione CR Carpi) e della Fondazione Fossoli, oltre a seguire e supportare numerose realtà del Terzo Settore del territorio di Modena.
Sensibili ai temi dell’immigrazione e dell’integrazione, per anni ha coordinato l’attività comunicativa della Consulta per l’Integrazione dei cittadini stranieri dell’Unione delle Terre d’Argine.
Sociologo Eurispes, docente a contratto di Sociopolitologia delle migrazioni, presidente Tempi Moderni app e giornalista. E’ autore di numerosi saggi su sfruttamento, caporalato e tratta internazionale dei migranti tra i quali “Sotto padrone” (Feltrinelli), “Per motivi di giustizia” (People) e “Libere per tutti” (Feltrinelli). Ha organizzato scioperi e manifestazioni coi braccianti indiani dell’Agro Pontino e da anni, per via del suo impegno e ricerche, vive sotto vigilanza per le numerose minacce subite. Il Presidente Mattarella lo ha nominato nel 2019 “Cavaliere della Repubblica per meriti di ricerca e azione contro il caporalato e lo sfruttamento”.
Curatrice indipendente, attualmente è impegnata in una ricerca a lungo termine sul Mediterraneo ,concentrandosi sulle interazioni multidisciplinari nei contesti artistici euromediterranei. Dopo gli studi in Scienze Politiche, si specializza in Photo-Editing,e successivamente in Catalogazione e Archiviazione Museale per la Fotografia presso l’ Istituto CFP Bauer. Ha ricoperto incarichi curatoriali presso Manifesta Biennial, Palermo/Amsterdam, per la quale ha co-curato il Film Programme pubblico di Manifesta 12 Planetary Garden,Cultivating Coexistence. E’ curatrice del progetto “Barca Nostra” ideato dall’ artista svizzero Christoph Büchel, presentato nella sezione Progetti Speciali della 58° Mostra Internazionale d’Arte intitolata “May You Live In Interesting Times” nel 2019. Ha una esperienza internazionale nella realizzazione di progetti partecipativi di arte pubblica, installazioni e eventi espositivi. Ha curato mostre presso estero come Galeria Municipal Avenida da Índia – EGEAC Cultura em Lisboa, Abbotsford Convent, Melbourne, Istituto di Cultura Italiano di Edimburgo,The State Tretyakov Gallery,Mosca, Orto Botanico dell’ Università degli Studi di Palermo, il Museo dei Tre Oci di Venezia, Kyotographie Festival, Tokyo, la Biennale di Liverpool. Suoi interventi appaiono su riviste e pubblicazioni di settore come Franco Angeli, Marsilio Editore, Silvana Editoriale, Bruno Mondadori.
Segretaria Generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE). Di professione Direttrice della Maison de l’Italie alla Cité internationale universitaire di Parigi. Già Consultrice degli Emiliano-Romagnoli nel Mondo, e precedentemente Presidente della Commissione “Nuove migrazioni e generazioni nuove” e Vicesegretaria Generale Europa e Africa del Nord del CGIE. Presidente delle ACLI di Francia e vicepresidente della Federazione delle ACLI internazionali.
Professionalmente è Assistente Sociale con Laurea Magistrale in Scienze Politiche indirizzo psico-sociale. Lavora presso la Direzione Socio-Sanitaria dell’Ausl di Modena, Responsabile dell’integrazione dei processi e degli interventi di area socio-sanitaria e Coordinatore del progetto aziendale “Salute Migranti e Vulnerabilità”.
Maria Vittoria Libbra, nata il 26/07/1987, è un medico specialista in Geriatria e lavora in Medicina Interna all’Ospedale di Pavullo. La sua storia con la vita missionaria è iniziata con la conoscenza della vita della Venerabile Luisa Guidotti. Ha fatto il suo primo viaggio in Zimbabwe nel 2013 e si è recata al St.Albert Missiona Hospital, ospedale missionario gestito dall’ASI (Associazione Sanitaria Internazionale), famiglia spirituale di Luisa Guidotti. Attualmente collabora ai progetti attivi dell’associazione che ha sede a Roma ed è tornata in Zimbabwe questa estate.
Marisa Fois, storica, Area Ricerca e Documentazione della Fondazione Migrantes. È ricercatrice associata all’Università di Ginevra, è stata Visiting Fellow al Graduate Institute di Ginevra e ricercatrice presso l’Università di Cagliari, ha collaborato con il Centre des Mondes Africains di Aix-en-Provence. Tra i suoi interessi di ricerca vi sono la storia socio-politica delle minoranze, con particolare attenzione all’Africa del Nord, la storia della decolonizzazione e delle migrazioni postcoloniali. Si occupa anche di migrazioni nel bacino del Mediterraneo e di emigrazione sarda. È co-autrice del Rapporto Italiani nel mondo.
Avvocato; consulente legale su condizione giuridica del cittadinƏ stranierƏ per i Comuni della provincia di Ferrara (2004 – 2018); responsabile per l’Italia coordinamento medio oriente Amnesty International (2002 – 2006); consulente legale su condizione giuridica del cittadinƏ stranierƏ per il Difensore Civico della Regione Emilia – Romagna (2009 – 2013) e per la Garante delle persone private della libertà personale per la Regione Emilia – Romagna (2012 – 2016). Formatore per enti pubblici e società cooperative.
Matteo Buffa è ricercatore in Filosofia del Diritto presso l’Università degli Studi di Milano dove, dall’a. a. 2024/2025, è titolare dell’insegnamento di “Trattamento dei dati sensibili”. È, altresì, professore a contratto presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Genova, dove è docente in Clinica Legale in Migrazioni e Protezione Internazionale (IUS/20) e responsabile dell’Osservatorio sui diritti delle persone migranti e richiedenti protezione internazionale in collaborazione con il Tribunale di Genova. Membro de “L’altro diritto. Centro Interuniversitario di Ricerca su Carcere, Devianza, Marginalità e Governance delle Migrazioni”, è parte del comitato di redazione dell’omonima rivista scientifica e da ultimo della redazione della rivista Materiali per una storia della cultura giuridica, fondata da Giovanni Tarello. Dal 2020 è stato nominato Consigliere Esperto presso la Corte d’Appello di Genova, sezione minori, e poi Giudice Onorario per i Minorenni presso il Tribunale per i Minorenni di Genova, su nomina del CSM. Nel 2022 ha ottenuto un Master in Cybersecurity e tutela delle infrastrutture critiche cum laude presso l’Università degli Studi di Genova. Nel 2023 è stato designato dall’UNHCR e nominato dal Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del Ministero dell’Interno italiano come Esperto in Protezione Internazionale e Difesa dei Diritti Umani presso la Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Torino, sezione di Genova. Autore di numerose pubblicazioni, nel giugno 2023 ha pubblicato una monografia scientifica dedicata al tema della detenzione amministrativa dei migranti irregolari per i tipi di Ombre corte dal titolo: “Trattenuti e trattamenti. Esistenze e spazi nella nemesi del diritto”. I suoi interessi di ricerca includono le migrazioni, il trattenimento e la detenzione amministrativa, la protezione internazionale e il processo di determinazione dello status di rifugiato (RSDP), le vulnerabilità e la sicurezza informatica, l’intersezione delle tecnologie biometriche e la governance delle migrazioni nell’Unione europea. Recentemente si sta occupando di intelligenza artificiale e compliance nella protezione e governance dei dati, della risignificazione della compliance nel passaggio da ontologie a epistemologie informatiche e giusfilosofiche, guardando al diritto europeo della sicurezza delle reti e dell’informazione (GDPR, NIS I – II) grazie al suo coinvolgimento come ricercatore nell’ambito del progetto SERICS (Security and Rights in Cyber Space) presso il Dipartimento Giovanni degli Antoni dell’Università degli Studi di Milano.
Mattia Pedrazzoli si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino nei linguaggi della grafica e dell’illustrazione. Partecipa a pubblicazioni e premiazioni alla Children’s Book Fair di Bologna, dove per la prima volta si rapporta al mondo della pedagogia e dell’editoria per l’infanzia. Attualmente è professore di Arte e Immagine nella scuola secondaria di secondo grado e collabora con varie realtà sociali per sensibilizzare, attraverso la creatività, ai diritti umani e alla sostenibilità ambientale.
Maurizio Ambrosini è docente di Sociologia delle migrazioni nell’università degli studi di Milano. Ha insegnato inoltre per diversi anni nell’università di Nizza. È responsabile scientifico del Centro studi Medì di Genova, dove dirige la rivista “Mondi migranti” e la Scuola estiva di Sociologia delle migrazioni. Collabora con Avvenire e con lavoce.info. Dal luglio 2018 al 2023 ha fatto parte del CNEL, dove è stato responsabile dell’organismo di coordinamento delle politiche per l’integrazione. E’ uno degli studiosi italiani di scienze sociali e politiche più citati a livello internazionale. E’ autore, fra vari altri testi, di Sociologia delle migrazioni (terza edizione 2020), e (con L. Sciolla) di Sociologia, adottati in parecchie università italiane. Suoi articoli e saggi sono usciti in riviste e volumi in inglese, francese, spagnolo e altre lingue. Ha pubblicato ultimamente Le politiche migratorie (2024, con Francesca Campomori), Stato d’assedio (EGEA 2023), Rifugiati e solidali (curatore, Il Mulino 2023), Irregular migration. A short reader (con M. Hajer, Springer 2023), Il nuovo servizio civile (con A. Cossetta, Il Mulino 2022), L’invasione immaginaria (Laterza, 2020). E’ tra i curatori dei volumi Quando gli immigrati vogliono pregare (Il Mulino 2022) e Il Dio dei migranti (Il Mulino 2018)
Michele Pifferi è professore ordinario di Storia del diritto medievale e moderno e attualmente Research associate del Centro di Criminologia dell’Università di Oxford. Nelle sua pubblicazioni si è occupato in particolare di storia del diritto penale e della criminologia e di storia del diritto di migrare. In particolare, su quest’ultimo tema, ha coordinato un progetto di ricerca dal titolo Legal History and Mass Migration. Exclusion, and Criminalization of Migrants in the 19th and 20th Century, ed ha curato assieme ad altri colleghi un volume edito da Routledge-Giappichelli nel settembre 2024 dal titolo “Legal Responses to Mass Migration: From the Nineteenth Century to World War II”.
Nato in Tunisia il 01/03/1964, è venuto a vivere in Italia nel 1988 ed è diventato cittadino italiano nel novembre 2008. Sposato, padre di tre figli, vive a Rovigo dal 2006.
Nel quotidiano, è un mediatore linguistico culturale, di madre lingua araba, interprete giurato, traduttore nelle varie lingue parlate e scritte, italiano, francese ed inglese, è tutor formativo nelle scuole e organizzatore di corsi professionali per immigrati, insegnante di lingua italiana L2 per stranieri, è in possesso del certificato PLIDA C2.
Ha collaborato con la provincia di Rovigo contro la dispersione scolastiche degli alunni stranieri.
Fa parte di un pool contro lo sfruttamento del lavoro nero e il caporalato, dove le vittime sono per la maggior parte donne straniere.
Operatore sociosanitario presso i centri di accoglienza dei richiedenti asilo, diplomato per la normativa in tema di immigrazione, assistente legale sempre per conto degli immigrati presso questure, prefetture, tribunali, case circondari.
Attualmente si occupa di scuole professionali come coordinatore generale, dove gestisce e aiuta i vari ragazzi stranieri finiti nella provincia di Rovigo all’ottenimento di un sapere culturale di qualità e un lavoro professionale con qualifiche al seguito.
Monica Massari insegna Sociologia della memoria, Società e diritti globali e Sistemi Sociali Comparati presso l’Università di Milano. Le sue attività di ricerca si sono indirizzate principalmente verso le relazioni esistenti tra globalizzazione, violenza organizzata e migrazioni mediterranee con particolare attenzione alle dinamiche di genere, ai processi di costruzione sociale dell’alterità e alle nuove forme di razzismo e di discriminazione in Europa. Attualmente, i suoi interessi – nell’ambito soprattutto di alcuni progetti europei e nazionali che coordina – sono orientati verso lo studio delle memorie traumatiche legate alle necropolitiche mediterranee e le forme di sfruttamento e le pratiche di resistenza dei migranti in diversi ambiti lavorativi, con un’attenzione crescente verso l’utilizzo dei metodi biografici, partecipativi e artistici nella ricerca sociale.
Nato a Roncadello di Forlì l’8 luglio 1960, ha studiato a Bologna al Pontificio seminario regionale “Benedetto XIV”, quindi a Roma presso la Pontificia università gregoriana, concludendo il dottorato con una tesi su Dimensione cristologica ed ecclesiologica del presbitero nel Concilio Vaticano II (1988). Ordinato sacerdote il 5 maggio 1984 a Forlì, è stato parroco a Durazzanino (1984-1992) e a San Giovanni Evangelista di Forlì (2009-2015), svolgendo nel frattempo diversi incarichi diocesani: delegato per il Diaconato e i Ministeri (1988-2008); direttore del Centro diocesano universitari (1990-2004), del Centro diocesano vocazioni (1992-2000) e del Centro per la pastorale giovanile (1996-2008); Vicario episcopale per la Cultura, l’Università e la Scuola, la Famiglia, i Giovani, le Vocazioni e il Turismo (2007-2014); Assistente diocesano dell’Agesci-SCOUT (dal 1993). È stato inoltre docente di Teologia presso lo Studio Teologico Accademico Bolognese (1988-2004), poi Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna (dal 2004), di cui è stato preside dal 2005 al 2009, e presso l’Istituto superiore di scienze religiose Sant’Apollinare di Forlì. Ha pubblicato numerosi saggi di argomento teologico e pastorale, e ha all’attivo molti interventi a conferenze e corsi di formazione. Nominato dal Santo Padre papa Francesco Arcivescovo di Modena-Nonantola il 3 giugno 2015, è stato insignito del Pallio dei metropoliti il 29 giugno a Roma, poi ordinato vescovo da S.E. Mons. Lino Pizzi il 12 settembre a Forlì e infine ha fatto il solenne ingresso nell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola il 13 settembre. Mons. Erio Castellucci, in data 22 maggio 2018, nel corso della 71a Assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana, è stato nominato Presidente della Commissione episcopale della Cei per la dottrina della fede, la catechesi e l’annuncio. Papa Francesco il 26 giugno 2019 ha nominato Mons. Erio Castellucci Amministratore Apostolico della diocesi di Carpi. Dal 7 dicembre 2020 la nomina a Vescovo di Carpi. Nel corso del 2021, poi, altre due nomine per Mons. Castellucci: la prima il 26 maggio come Vice-Presidente CEI per l’Italia Settentrionale e il seguente 4 giugno come Consultore della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi. Nel corso dei lavori, il Consiglio episcopale permanente ha provveduto alla nomina di Erio Castellucci, Arcivescovo Abate di Modena – Nonantola, Vescovo di Carpi e Vice Presidente della Cei, Presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale. Questo è quanto si legge nel comunicato del Consiglio Permanente della Cei che si è riunito a Matera in occasione della celebrazione del Congresso eucaristico nazionale. Il Comitato presieduto da Castellucci, avrà il compito di studiare e promuovere iniziative volte ad animare e accompagnare il percorso, in stretta connessione con gli Organi e gli Organismi della Cei.
Dal 2009 al 2017 direttore generale della Fondazione Migrantes, l’organismo costituito dalla Conferenza Episcopale Italiana per la cura pastorale dei migranti italiani, stranieri e degli itineranti e per la promozione dell’accoglienza nelle comunità.
Dal febbraio 2017 è arcivescovo di Ferrara-Comacchio e abate di Pomposa. Dal 2012 è Consultore del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti. Laureato in teologia dogmatica a Roma e licenziato in teologia sistematica a Milano insegna dal 2006 teologia dogmatica presso la LUMSA (Libera Università Maria Ss. Assunta) di Roma.
Mons. Felicolo è il Direttore Generale della Fondazione Migrantes. Appartenente alla diocesi di Roma, è nato il 15 gennaio 1961 ed è stato ordinato sacerdote nel 1992. Molti gli incarichi ricoperti durante il suo ministero: dai gruppi giovanili, agli Scout, ai gruppi di catechismo per fanciulli e adulti, alla scuola della Parola con gli anziani.
Dal 1998 è impegnato nella pastorale Migrantes della diocesi di Roma che, dal 2010, guida come direttore e dal 2011 anche come incaricato della Commissione regionale Migrantes della Conferenza Episcopale Laziale. Dal 2013 fa parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Migrantes e negli ultimi anni è stato assistente di Api-Colf della provincia di Roma. Negli anni ha lavorato nella pastorale dei campi Rom della diocesi di Roma organizzando doposcuola per bambini, assistenza e sostegno a numerosi nuclei familiari.
Nello Scavo, dopo gli esordi a Catania per “La Sicilia” e le collaborazioni con alcune testate nazionali, dal 2001 è giornalista di “Avvenire”. Reporter internazionale, cronista giudiziario, corrispondente di guerra, collabora con diverse testate estere. Le sue inchieste sono state rilanciate dalle principali testate del mondo, fra cui The New York Times, The Washington Post, The Independent, Le Monde, Huffington Post, La Croix, Bbc, Cnn, Clarin, La Nacion, El Pais, El Mundo e altri.Negli anni, ha indagato sulla criminalità organizzata e il terrorismo globale, firmando servizi da molte zone «calde» del mondo come la ex-Jugoslavia, la Cambogia e il Sudest asiatico, i paesi dell’ex Urss, l’America Latina, il Corno d’Africa e il Maghreb.Nel settembre 2017 è riuscito a introdursi in una prigione clandestina degli scafisti libici, raccontando in presa diretta quali siano le condizioni dei migranti intrappolati. Nel 2016, dopo avere percorso e raccontato per oltre un anno la rotta terrestre dei Balcani, insieme a carovane di profughi, è stato in Siria scoprendo le catacombe dove sono tornati a vivere i cristiani sotto i bombardamenti. Nel 2011 è stato tra i primi al mondo a entrare insieme a Cnn, Reuters e New York Times nella città di Mogadisho, mentre la capitale somala veniva devastata da una nuova ondata di combattimenti.Negli ultimi anni è stato tra i giornalisti internazionali a trascorrere più tempo sulle navi di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo. E nel gennaio 2019 è stato il primo giornalista a salire a bordo della nave Sea Watch 3 che per tre settimana è stata bloccata in mare dopo avere soccorso, conla Sea Eye, 49 migranti a cui non era stato permesso di sbarcare.Tra gli altri, ha scritto “La Lista di Bergoglio” (Emi, 16 lingue – 60 Paesi) “I sommersi e i salvati di Bergoglio” (Piemme-Mondadori, 2014), “Luigi Ciotti, un pretre contre la mafia” (Bayard, Francia). “I nemici di Francesco” (Piemme-Mondadori, tradotto in oltre 20 Paesi). “Perseguitati” (Piemme – Mondadori, in via di traduzione per l’estero). “Bergoglio e i libri di Esther. L’amicizia tra il futuro papa e la rivoluzionaria desaparecida” (Città Nuova, 2017). L’ultimo libro è “Fake Pope. Le false notizie su Papa Francesco” scritto con Roberto Beretta (San Paolo, 2018).
Oliviero Forti, laureato in giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma, da oltre 25 anni si occupa dei temi collegati alla mobilità umana, prima in qualità di ricercatore e consulente per diverse università, poi impegnandosi in Caritas Italiana in attività istituzionali e di advocacy a livello nazionale e internazionale. All’attivo ha numerosi articoli e pubblicazioni sul fenomeno dell’immigrazione e della protezione internazionale. La sua ultima pubblicazione è un manuale interdisciplinare dal titolo “La Mobilità umana. Caratteristiche strutturali e processi evolutivi delle migrazioni” (Kdp edizioni). Ha contribuito alla costituzione dell’European Migration Network presso la Commissione Europea e negli ultimi anni si è dedicato principalmente all’implementazione dei complementary pathways dall’Africa, Medio Oriente ed Asia.
Nato a Milano nel 1966,giornalista professionista dal 1992 dopo la collaborazione con alcune emittenti radio televisive milanesi e il settimanale Il Nostro Tempo è stato portavoce della Caritas Ambrosiana dal 1994 al 2004, direttore del mensile di strada Scarp detenis e del mensile di finanza etica Valori.
Inviato di Avvenire dal 2004, si occupa prevalentemente di immigrazione, povertà, traffico di esseri umani lungo le rotte migratorie e di Corno d’Africa
Esperto in problematiche migratorie ed emergenze umanitarie. Prefetto, già Vice capo dipartimento delle libertà civili ed immigrazione. Ideatore del sistema di accoglienza SPRAR. Docenze universitarie ed esperienze in ambito Unione europea. Consulente del Senato per la Commissione per i diritti umani e consulente della Presidenza del Consiglio per le attività dell’ufficio antidiscriminazione UNAR.
È nato nel 1979 a Torino. È laureato in Scienze internazionali e diplomatiche all’Università di Torino. Ha lavorato gli ultimi 12 anni in progetti di cooperazione internazionale in Brasile, Burkina Faso, Niger, Repubblica Democratica del Congo e Repubblica Centrafricana. È stato Rappresentante paese di Progettomondo in Marocco dal 2014 al 2022, impegnato in progetti di lotta alla radicalizzazione giovanile e di promozione dell’uguaglianza di genere; inoltre ho coordinato in loco e coordino diversi progetti in materia di migrazione, compresa la prevenzione della migrazione irregolare, supporto alla migrazione di ritorno e pratiche di accoglienza e integrazione di migranti in Marocco e Tunisia. Attualmente ricopro il ruolo di Desk Nord Africa e Medio Oriente, come responsabile dei progetti in Marocco, Tunisia e Palestina.
Roots è uno spazio di coworking di giorno e un ristorante cosmopolita di sera nel cuore di Modena, curato dalle donne di dell’Associazione per l’Integrazione delle Donne (AIW), un’associazione non profit a Modena con la missione di fornire risorse alle donne per mettere radici e rifiorire. Le donne migranti tra i 25 e i 35 anni sono il gruppo più svantaggiato dal punto di vista dell’integrazione economica. Queste donne affrontano sfide e barriere sia come migranti che come donne e costituiscono una percentuale crescente dei nuovi arrivati a Modena. Riteniamo che le donne migranti della nostra comunità siano una risorsa e che, investendo in risorse che le aiutino a mettere in luce e a realizzare il loro potenziale, l’intera comunità ne sia più ricca.
Salvatore Geraci, laureato in medicina, da oltre 35 anni impegnato nel campo della tutela sanitaria degli immigrati, è responsabile dell’Area sanitaria per stranieri e senza dimora della Caritas di Roma; past president della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM) attualmente coordina il Gruppo locale “Immigrazione e salute” (GrIS) del Lazio; è stato membro di vari “tavoli” istituzionali su questo tema e collabora con diverse Università. Autore di oltre 600 pubblicazioni divulgative e scientifiche sui temi della salute dei migranti e delle popolazione socialmente fragili, sulle disuguaglianze e sulla salute globale.
Siciliana, nata nel 1992 e cresciuta nel trapanese. Si trasferisce in Emilia Romagna nel 2012. Laureata in Scienze della comunicazione e in Scienze Criminologiche, ha collaborato con la Gazzetta di Modena occupandosi dello sfruttamento lavorativo e del fenomeno delle false cooperative nel distretto modenese della lavorazione carni, da tre anni è funzionaria sindacale CGIL. Attivista antimafia, dal 2016 cura e gestisce con il gruppo La Banda il sito www.mafiesottocasa.com
Sauro Rossi, Segretario Confederale della CISL nazionale dal 19 dicembre 2023, con delega alle politiche sociali, alla famiglia, all’immigrazione, all’istruzione, alla legalità. Nato e cresciuto a Urbania, 59 anni, sposato, con due figli . Ha iniziato l’esperienza sindacale nella categoria dei tessili Filta CISL, nel 1988. Nel 1993 entra nella Segreteria della Cisl Pesaro, occupandosi principalmente di politiche del lavoro, sicurezza sul lavoro e contrattazione nei settori privati. Nel 2005 diventa Segretario Generale provinciale; nel 2013 entra a far parte della Segreteria della Cisl Marche con delega al welfare, alla contrattazione sociale e alla sicurezza sul lavoro. Di tale struttura diventa Segretario generale nel 2017.
Professoressa Associata di Antropologia Culturale, insegna Antropologia dei processi migratori globali, Antropologia Pubblica e Antropologia del Mondo Contemporaneo. L’impegno nella ricerca sulle migrazioni contemporanee dall’Africa dell’Ovest include tre aree: il rapporto tra migrazioni e sviluppo, il campo della salute e le rappresentazioni delle malattie infettive e, più di recente, la relazione tra materno, migrazioni e forme di convivenza.
Silvia Di Meo è antropologa e ricercatrice, attualmente assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici dell’Università di Milano. I suoi campi di ricerca etnografica sono l’area del Mediterraneo e i suoi confini. Prediligendo uno specifico approccio di genere, si occupa di frontiere, politiche migratorie, mobilità e mobilitazione delle persone in movimento, pratiche di memoria e resistenza al confinamento. Utilizza la camera fotografica con un approccio partecipativo volto a esplorare movimenti, biografie, storie di vita e di viaggio. Lavora sul tema delle morti di frontiera nel Mediterraneo e nel Maghreb, con particolare attenzione alle procedure di ricerca e identificazione dei dispersi, ai processi collettivi di richiesta di verità e giustizia, alle rivendicazioni e pratiche di memoria ai due lati del Mediterraneo.
Sonny Olumati, nato a Roma da genitori di origine africana, è un attivista, autore e coreografo di grande talento. Recentemente, è stato uno dei concorrenti dell’ultima edizione del famoso programma televisivo “L’isola dei famosi 2024”. La sua partecipazione al reality show ha contribuito a far conoscere ulteriormente il suo impegno e la sua passione per le cause sociali. Nel campo della danza, Sonny è un vincitore di molteplici competizioni internazionali. Ha collaborato come coreografo e ballerino in diverse produzioni televisive nazionali, lavorando in programmi come Zelig, Miss Italia, I Raccomandati, e con artisti di grande calibro, tra cui Renato Zero e star internazionali come Rihanna. Oltre alla danza, Sonny è un autore prolifico e inviato per alcuni programmi d’inchiesta come Nemo (Rai 2), Popolo sovrano (Rai) e collabora con testate giornalistiche e programmi come Striscia la Notizia e #RagazziContro. Le sue inchieste, spesso focalizzate su temi di criminalità, inclusione e cultura giovanile, hanno ricevuto menzioni in importanti festival di giornalismo investigativo, come il DIG Festival – Festival Internazionale di Giornalismo Investigativo. Sonny è un fervente sostenitore dei diritti dei ragazzi di seconda generazione e attivo nel movimento “Italiani senza cittadinanza”. Con questo movimento, ha sviluppato tavoli di discussione insieme a grandi organizzazioni nazionali, portando le istanze di milioni di giovani fino in Senato e Parlamento attraverso la proposizione di leggi di iniziativa popolare, incontri con le istituzioni e manifestazioni nazionali. Come autore, Sonny ha scritto il libro “Il Ragazzo Leone”, edito da Solferino Libri (Corriere della Sera), un’opera legata a un progetto di raccolta fondi per Amref Italia, di cui Sonny è testimonial da anni. Recentemente ha pubblicato un altro libro intitolato “Abisso: chi ha paura del mare Nostrum?”, il cui 100% del ricavato è donato in beneficenza all’associazione Casa di Betania, dimostrando ancora una volta il suo impegno per le cause umanitarie. Inoltre, da poco è uscito il secondo libro, intitolato “L’ isola”, della sua raccolta di racconti horror “C’è qualcosa di profondamente sbagliato”.
Stefano Allievi è professore ordinario di Sociologia all’Università di Padova. È nato a Milano, dove si è diplomato all’Istituto per la Formazione al Giornalismo (IFG) e laureato in Scienze politiche; ha poi conseguito a Trento il dottorato in Sociologia e ricerca sociale. È specializzato nello studio dei fenomeni migratori, in sociologia delle religioni (con particolare attenzione alla presenza dell’islam in Europa), e in studi sul mutamento culturale e politico: temi su cui ha condotto ricerche a livello nazionale e internazionale, pubblicate in varie lingue europee, in arabo e in turco. Svolge anche un’intensa attività di divulgazione, come conferenziere, editorialista, autore e performer.
Thomas Casadei è Professore Ordinario presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia, dove è titolare dei corsi di Filosofia del diritto (M-Z), Teoria e Prassi dei Diritti Umani, Didattica del diritto e media education.
Co-fondatore del CRID ‒ Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni vulnerabilità insieme al Prof. Gianfrancesco Zanetti, ne è Direttore dal 2023. Coordinatore scientifico dell’Osservatorio migranti del CRID, è stato Responsabile del Labdi – Laboratorio su Discriminazioni, istituzioni e azioni positive, co-coordinatore scientifico del progetto “ReAct – ER Rete Antidiscriminazione Territoriale Emilia-Romagna” (FAMI – Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014- 2020) e responsabile scientifico del progetto FAR Mission oriented (2021-2023): Le “seconde generazioni”: un approccio interdisciplinare tra forme di discriminazione e pratiche di inclusione.
Tra le sue pubblicazioni più recenti: Manuale di Filosofia del Diritto Giappichelli, 2022 (con Gf. Zanetti); Sconfinamenti. Confronti, analisi e ricerche sulle “seconde generazioni” Giappichelli, 2023 (con L. Pierini e B. Rossi).
Docente di Scuola secondaria superiore a tempo indeterminato, attualmente in servizio presso l’Ufficio Scolastico di Rovigo.
Medica specializzanda in Medicina d’Emergenza-Urgenza, attivista dal 2019 e Presidente di Mediterranea Saving Humans dal 2020 al 2023. Coordina il team sanitario nei diversi progetti di Mediterranea, di mare e di terra, e ha partecipato a missioni in mare come medica di bordo e capomissione.
Nato a Genova il 5 ottobre 1972, da dicembre 2022 è Presidente nazionale dell’Arci. Vanta un lungo percorso in Arci iniziato negli anni ‘90 che l’ha portato ad essere prima dirigente dell’Arci genovese dal 2000 al 2008 e successivamente Presidente di Arci Liguria dal 2008 al 2018 e nuovamente nel biennio 2021-2022. A livello nazionale Massa ha svolto da metà anni 2000 diversi incarichi nazionali: è stato responsabile infanzia e adolescenza e, grazie all’esperienza più che ventennale nel campo dell’immigrazione e dell’asilo, dell’inclusione e dell’accoglienza, ha ricoperto il ruolo di responsabile nazionale immigrazione e asilo, quello di coordinatore della rete di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati oltre ad essere stato componente della Presidenza nazionale Arci per oltre un decennio. Sia sotto la Presidenza di Paolo Beni che di Daniele Lorenzi è stato chiamato a svolgere l’importante incarico di responsabile nazionale dell’organizzazione e dei rapporti con il territorio in virtù della sua significativa conoscenza dell’associazione su tutto il territorio nazionale e della sua capacità di fare rete. Da sempre impegnato nell’Associazionismo e più in generale nel Terzo Settore, si è dedicato tra le altre cose alle tematiche connesse all’inclusione lavorativa delle fasce deboli, con particolare attenzione all’immigrazione, al tema del lavoro nell’accoglienza e alla costruzione di un modello nazionale di accoglienza diffusa e in piccoli numeri, anche come consulente di diverse amministrazioni pubbliche. Dal 2021 è anche Direttore generale del Consorzio Officine Solidali s.c.r.l., promosso da Arci nazionale e da altri 23 enti aderenti all’Arci presenti su tutto il territorio nazionale.
